L’importanza del traduttore ufficiale e le sue competenze

L’importanza del traduttore ufficiale e le sue competenze

In Italia vengono utilizzati in maniera indifferente i termini di traduttore giurato, traduttore autorizzato o traduttore ufficiale, che hanno lo stesso significato, ma si differenza da questi la definizione del traduttore certificato.

Questa distinzione è presente in Italia e non sempre all’estero, dove le asseverazioni non sono previste. Attenzione perché un traduttore certificato esegue traduzioni certificate, che devono essere necessariamente asseverate, delle quali si occupa un traduttore ufficiale. Ciò vuol dire che una traduzione certificata su carta intestata deve essere firmata da un traduttore ufficiale, giurato e che è iscritto al Tribunale. Quindi l’iscrizione al tribunale di un traduttore certifica la sua professionalità.

In Italia è presente l’asseverazione ma non una “figura professionale” che si occupa appositamente di traduzioni ufficiali, che certificano la fedeltà della traduzione rispetto al documento originale.

Per questo motivo questa attività viene svolta dal traduttore ufficiale, che in sostanza, le traduzioni ufficiali sono anche quelle giurate, dove la corrispondenza della traduzione al testo originale viene di fatto certificata.

Il traduttore ufficiale è un professionista della traduzione, che oltre a effettuare la traduzione dei documenti, si occupa anche dell’asseverazione mediante giuramento in tribunale, di solito il contenuto trattato è di tipo legale.

Asseverare una traduzione vuol dire certificare che una traduzione sia fedele al documento scritto in lingua originale e una traduzione ufficiale viene considerata come una perizia, quindi può essere firmata dal traduttore iscritto presso il Tribunale, che se ne assume la totale responsabilità dei contenuti.

Il traduttore che può asseverare le traduzioni è definito sia dal Tribunale che dalle istituzioni italiane come il “traduttore ufficiale”, “traduttore giurato” o “traduttore autorizzato”, che ha la competenza di attestare la veridicità e la corrispondenza delle traduzioni prodotte, che ovviamente, vengono definite traduzioni giurate, ufficiali o asseverazioni.

Una traduzione ufficiale solitamente viene utilizzata in un Paese straniero, per questo motivo non basta che si tratti semplicemente di un professionista, ma di una persona che si prenda in carico la responsabilità civile e penale dell’asseverazione.

Questa particolare condizione si trova in Italia, dove la legge italiana relativa alle asseverazioni è risalente al 1922, quando di fatto non erano frequenti le traduzioni legali e molto probabilmente non esistevano.

Per questo motivo la regolamentazione italiana non è stata adeguata ai tempi che corrono e in mancanza di una figura ad hoc e che eserciti tale compito è fondamentale la presenza di un traduttore che certifichi il lavoro svolto, per poter adoperare la traduzione in maniera anche probatoria.

Di fatto un vuoto legislativo ha portato i Presidenti dei Tribunali italiani ad assumere la responsabilità di poter decidere chi può prestare giuramento per una traduzione. Purtroppo non molto tempo fa chiunque fosse maggiorenne, senza precedenti penali, poteva asseverare una traduzione.

Le conseguenze di tali procedure hanno comportato asseverazioni fatte da chiunque, indipendentemente dalle competenze di settore, della tipologia di conoscenza, della lingua di originale, indipendentemente dalla completezza della traduzione, dalla sua corretta. Infatti, una serie di dichiarazioni mendaci e manipolate sono state favorite da queste procedure poco chiare.

Molte di queste traduzioni dichiaravano il falso, non erano complete e non avevano le caratteristiche di documenti di valore legale e chiunque poteva definirsi traduttore giurato ma non esserlo realmente.

Per far fronte a questo caos le nuove disposizioni dei Tribunali italiani relativamente alle asseverazioni di traduzioni e perizie sono state portate avanti nel rispetto del buon senso, per questo è stato disposto che solo un traduttore ufficiale, con una formazione comprovata, iscritto al tribunale, potesse asseverare una traduzione, assumendosene la responsabilità sia civile che penale.

Dunque solo un professionista qualificato, con comprovata esperienza, può assumere questo compito e risponde personalmente dell’atto di asseverazione, da lui stesso firmato.