La stampa 3D porta efficienza, risparmio e sostenibilità in azienda

La stampa 3D porta efficienza, risparmio e sostenibilità in azienda

Qualunque azienda operante nell’industria manifatturiera deve costantemente fare i conti con la necessità di aggiornarsi. Migliorare i processi di produzione, il rapporto costo-qualità, la percezione del pubblico rispetto al prodotto in questione. La stampa 3D agisce su tutti questi aspetti, in alcuni casi in modo importante. Non a caso è definita da buona parte degli addetti ai lavori una tecnologia disruptive, cioè di quelle che cambiano le regole del gioco. Proprio per questo un’azienda attenta ai cambiamenti del mercato non può far altro che osservare con attenzione questa piccola rivoluzione.

I vantaggi pratici della stampa 3D

Da un punto di vista puramente tecnico la produzione additiva assicura dei chiari vantaggi che ne stimolano l’utilizzo. In un primo momento sembrava che le stampanti tridimensionali dovessero essere il prossimo elettrodomestico indispensabile nelle nostre cose. Una narrazione che ha portato solo svantaggi alla tecnologia in sé, considerato che nella delusione di quella visione (davvero poco realistica) è maturata una sorta di sfiducia nei confronti del mezzo.

Nonostante tutto il progresso tecnologico è andato avanti e gradualmente sono venute fuori le caratteristiche vincenti della stampa 3D. Queste potremo sintetizzarle in:

  • Costi accessibili su tirature medio-basse: a differenza dei metodi di produzione classici che ammortizzano i costi aumentando le tirature, con la stampa 3D il costo pro-capite della stampa di un oggetto resta invariato. Quindi stampare pochi oggetti diventa operazione sostenibile dal punto di vista economico. Peraltro con alcune stampanti è possibile creare più design in contemporanea, potendo così ottimizzare anche il singolo ciclo di stampa.
  • Tempistiche contenute: tendenzialmente una stampante 3D lavora con una certa celerità. Dipende dai modelli e dalle tecnologie adottate, va tenuto in considerazione il tempo per settare la macchina e per rifinire l’oggetto, ma si può sostenere che il 3D sia più veloce delle tecnologie canoniche.
  • Personalizzazione: la produzione additiva è attualmente in grado di riprodurre la maggior parte dei manufatti già esistenti abbinando grande varietà di materiali e finiture. Non solo, questa tecnologia permette di ripensare i design classici e ragionare su come ottimizzarne la produzione.

Una tecnologia più green

Rispetto alla percezione che il pubblico ha del nostro business, sicuramente utilizzare la stampa 3D per i processi di produzione aiuta a far identificare il prodotto come sostenibile. Questo perché la manifattura additiva è effettivamente una tecnologia più verde rispetto a quelle tradizionali, anche se a tal proposito bisogna fare una precisazione: non è la tecnologia in sé a essere più ecologica (si stima che la stampa 3D abbia una produzione di co2 mediamente superiore alle tecnologie tradizionali) ma tutta la filiera produttiva. La produzione additiva consente l’elaborazione di prototipi più efficienti che hanno bisogno di meno materia prima. Può facilmente produrre pezzi di ricambio prolungando l’obsolescenza di alcuni oggetti. Consente di avere meno spese di magazzino, o di non avere alcuna fase di stoccaggio. Propone un modello di fabbrica diverso, più ecosostenibile. Inoltre già oggi è possibile riciclare scarti di plastica e metallo per realizzare nuova materia prima da dare in pasto alle stampanti tridimensionali, anche se questo aspetto è ancora ampiamente migliorabile dal punto di vista di efficienza e sostenibilità.

Portare la propria azienda nella rivoluzione 3D

A questo punto sarà chiaro che oltre a comprendere l’innovazione ci sono ottimi motivi per abbracciarla. Certo non si tratta di un passaggio semplice per quelle aziende che finora non avevano considerato la stampa 3D come alternativa valida. Tuttavia gli strumenti e le possibilità sono mature per consentire a qualunque azienda di poter tentare questo aggiornamento. Secondo le best practice suggerite dagli addetti ai lavori il metodo più efficace è quello di spostare in primis una risorsa interna al personale sulla formazione in merito al 3D. Creare un expertise interno aiuterà nei passaggi successivi, ovvero: stabilire come la manifattura additiva può aiutare l’azienda a raggiungere i propri obiettivi; sfruttare la vera potenzialità della stampa 3D che sta nel poter reingegnerizzare i prodotti, quindi portare un miglioramento e non solo un nuovo modo di produrre. Infine può essere considerato l’aiuto esterno di un service di stampa che abbia tra i propri servizi anche la consulenza aziendale. Le migliori tra queste realtà offrono un how to indispensabile su stampa e scansione 3D, progettazione e prototipazione rapida 3D (che è anche l’applicazione più utilizzata), un patrimonio di conoscenza essenziale per padroneggiare questa tecnologia nella giusta maniera.