Cambiare destinazione d’uso: come muoversi

cambiare destinazione d'uso

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Quante volte avrai pensato di modificare l’utilizzo della tua casa o addirittura della tua attività commerciale?
Alcune volte non ci si accorge delle potenzialità che può avere un immobile se solo fosse utilizzato in altro modo, un ottimo esempio sarebbe quello di un’attività commerciale che non procura molti introiti trasformata in una deliziosa casa!

Questo genere di cambiamento prende il nome di destinazione d’uso, diverse sono le persone che utilizzano un immobile prima in un modo e poi in tutt’altro ma tutte quante hanno una cosa in comune, il bisogno di cambiare la funzione dell’immobile per necessità o per semplice piacere.

Basti pensare che a volte viene utilizzata la parte inferiore della casa come attività commerciale, come per esempio un piccolo market, una bottega, etc…

Come cambiare destinazione d’uso

Molto spesso si pensa che cambiare la destinazione d’uso di un immobile sia semplicissimo ma così non è, infatti bisogna valutare le varie caratteristiche dell’immobile, l’areazione e tutti quelli che sono i bisogni dell’immobile una volta cambiata destinazione d’uso.

Per esempio uno dei problemi che si potrebbe riscontrare durante il cambio di destinazione d’uso da un mini-market ad una casa è l’aerazione, infatti nelle attività commerciali per legge è sufficiente una minore aerazione d’aria e ciò implicherebbe la ristrutturazione dell’edificio.

Tutto ciò creerebbe davvero tanto caos perciò viene regolato secondo le normative imposte dalla legge riguardo la destinazione d’uso, l’ultima normativa applicata è quella dello Sblocca Italia che regola questo passaggio dividendo tutti gli immobili in quattro categorie: residenziale e turistico-ricettiva, produttiva e direzionale, rurale e commerciale.

Quando si tratta di un cambiamento all’interno della stessa categoria non si pone alcun problema, se per esempio vuoi utilizzare la tua casa come un bed and breakfast non vi è alcun inceppo, se invece risulta necessario un cambio di categoria ci si troverà davanti ad alcune spese da affrontare affinché venga certificata come valido tale cambio di destinazione d’uso.

Ovviamente il cambio categoria comporta tante altre modifiche come un cambio di percentuale sulle tasse e la necessità di tante altre certificazione rilasciate direttamente dal comune come per esempio il certificato d’agibilità.

Tutto ciò è però necessario soltanto nel caso in cui fossero necessari dei lavori durante il cambio categoria, se contrariamente a ciò non dovessero essere necessari, sarebbe sufficiente richiedere la SCIA cioè la Segnalazione Certificata di Inizio Attività.

Una volta terminato tutto questo processo potrai finalmente utilizzare il tuo immobile in altro modo sfruttandolo al meglio.

In ogni caso è consigliabile consultare fin da subito un geometra così che faccia i rilievi dell’immobile e velocizzare il tutto, solitamente se non sono necessari lavori all’edificio, sono sufficienti dieci/quindici giorni circa, se invece sono necessari dei lavori logicamente aumenterà l’attesa prima di poter utilizzare l’immobile in altro modo.

Prima di procedere ricorda bene di dover avere tutte le certificazione necessarie e ancor di più, che sia in grado di funzionare secondo la nuova destinazione d’uso altrimenti rischieresti di fare tanto duro lavoro inutilmente.

Che aspetti? Se hai intenzione di cambiare destinazione d’uso ad un tuo immobile è il momento giusto, consulta subito un geometra e spiegagli i tuoi progetti, saprà come aiutarti!